Tipi di anestesia
Quali sono le tipologie di anestesia applicabili in ambito urologico?
L’anestesista si occupa della gestione del dolore prima, durante e in seguito a una procedura chirurgica.
ANESTESIA GENERALE
L’anestesia generale è una tecnica anestesiologica che determina un sonno reversibile indotto da farmaci.
Previo il posizionamento di una piccola agocannula all’interno di una vena solitamente della mano o del braccio, si procede con il monitoraggio dei parametri vitali (pressione, frequenza cardiaca ecc).
Il paziente dovrà successivamente praticare dei respiri profondi all’interno di una maschera delicatamente appoggiata sul viso che somministra ossigeno; questa fase ha lo scopo di aumentare le riserve di ossigeno dell’organismo evitando la desaturazione (abbassamento dei livelli di ossigeno nel sangue) durante le brevi fasi di apnea.
L’anestesista potrà, dunque, procedere con la somministrazione di farmaci per via endovenosa (attraverso all’agocannula applicata precedentemente) che determinano un progressivo rilassamento e infine l’addormentamento del paziente.
La gestione della ventilazione sarà raggiunta mediante il posizionamento di una maschera laringea (presidio posizionato al di sopra delle corde vocali) o del tubo endotracheale (presidio posizionato al di sotto delle corde vocali) che collegheranno il paziente al ventilatore.
Al termine della procedura chirurgia, il paziente verrà risvegliato dal sonno indotto dai farmaci e verranno rimossi in modo indolore i presidi per la gestione delle vie aeree.
L’anestesia generale, di solito, trova impiego negli interventi di chirurgia maggiore (ad es. prostatectomia, cistectomia, nefrectomia, nefrolitotrissia percutanea) ma anche in procedure endoscopiche (ad es. resezione di neoplasia vescicale, resezione di ghiandola prostatica, tomia del collo vescicale ecc).
SEDAZIONE
La sedazione è una tecnica anestesiologica che determina un temporaneo rilassamento del paziente riducendo l’ansia e la percezione degli stimoli dolorosi tramite la somministrazione di farmaci per via endovenosa, previo posizionamento di un accesso venoso (agocannula) ed il monitoraggio dei parametri vitali.
La sedazione, generalmente, accompagna altre tecniche di anestesia locale o locoregionale.
ANESTESIA LOCALE
L’anestesia locale è una tecnica anestesiologica che comporta la somministrazione del farmaco anestetico direttamente nel sito di interesse chirurgico, con la finalità di eliminare gli stimoli dolorosi.
Si effettua solitamente mediante l’iniezione del farmaco anestetico con un ago molto sottile, previa disinfezione della cute. L’effetto è rapido e la sua durata è tale da consentire lo svolgimento della procedura chirurgica in assenza di dolore, mentre permane la sensibilità tattile.
In alternativa in alcune procedure di piccola chirurgia (ad es. circoncisione e frenuloplastica) può essere utilizzata una pomata anestetica locale, che deve essere applicata all’incirca 30 minuti prima dell’intervento.
In tutte le procedure eseguite in anestesia locale è fondamentale la collaborazione del paziente il quale non sarà addormentato. All’occorrenza è possibile una procedura anestesiologica combinata con la sedazione in modo da ridurre un eventuale stato ansioso del paziente.
Trova impiego generalmente in interventi di piccola chirurgia (ad es. circoncisione, frenuloplastica, exeresi di condilomi, exeresi di cisti sebacee ecc).
ANESTESIA LOCOREGIONALE
L’anestesia locoregionale è una tecnica anestesiologica che comporta la perdita di sensibilità dolorosa di regioni corporee, ottenuta tramite la somministrazione di farmaci a livello nervoso che determinano una temporanea interruzione della conduzione nervosa.
Si suddivide in anestesia locoregionale centrale e periferica. In entrambi i casi si esegue in maniera sterile.
La CENTRALE consiste in una puntura della schiena e si suddivide a sua volta in:
- Spinale o Subaracnoidea: il farmaco viene somministrato al di sotto della dura madre (il più superficiale dei tre foglietti che rivestono il midollo spinale) e determina la perdita temporanea della sensibilità di tutte le aree che si trovano al di sotto della porzione di midollo anestetizzata.
- Peridurale o Epidurale: il farmaco viene somministrato tra il legamento giallo (legamento di stabilizzazione vertebrale) e la dura madre mediante il posizionamento di un piccolo cateterino che potrà essere rimosso nel post operatorio; anche in questo caso si ottiene una riduzione temporanea della sensibilità di tutte le aree che si trovano al di sotto della porzione midollare interessata.
La PERIFERICA consiste, invece, nell’iniezione dell’anestetico locale direttamente in prossimità del nervo dell’area interessata con guida ecografica o mediante punti di riferimento anatomici.
L’anestesia locoregionale richiede la collaborazione del paziente ma può essere accompagnata dalla sedazione o all’occorrenza dall’anestesia generale.
Trova solitamente impiego in interventi endoscopici o di videolaparoscopia
ANALGESIA POSTOPERATORIA
Nel post-operatorio l’assenza di dolore può essere raggiunta tramite la somministrazione di farmaci per via endovenosa, orale o tramite il catetere peridurale.
A seconda della via di somministrazione scelta, i farmaci possono dunque essere dispensati tramite rilascio continuo oppure ad orari prestabiliti; in entrambe i casi l’obiettivo è un’efficace copertura dal dolore continuativa.