Disfunzione erettile: cause, diagnosi e cure

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Disfunzione erettile: cause, diagnosi e cure

FISIOLOGIA DELL’EREZIONE

Il pene è formato al suo interno da tessuti erettili costituiti dai due corpi cavernosi laterali, rivestiti da una spessa guaina inestensibile fibrosa (tonaca albuginea) e da un corpo ventrale spongioso in cui decorre l’uretra.

La struttura interna di questi corpi è formata da una fitta rete di trabecole di muscolatura liscia che delimitano delle lacune vascolari chiamate sinusoidi (ricordando la struttura di una spugna).

Fisiologicamente con l’eccitazione sessuale, in un adeguato ambiente ormonale, il cervello invia dei segnali che, tramite specifici nervi, raggiungono i corpi cavernosi e provocano un rilasciamento della muscolatura liscia delle trabecole, determinando la dilatazione delle lacune vascolari. 

Quest’ultimo meccanismo consente un maggior afflusso di sangue e un aumento della pressione sull’albuginea, la quale viene anche sostenuta dalla chiusura parziale delle vene (per compressione e contrazione delle fibre muscolari lisce), che non consente così il deflusso del sangue, esitando nell’erezione del pene.

Viceversa, l’apertura delle vene determinerà il deflusso di sangue dalle strutture erettili con detumescenza e ritorno allo stato flaccido del pene.

L’erezione pertanto è un processo fisiologico COMPLESSO che richiede una sofisticata integrazione di eventi neurologici, vascolari ed endocrini.

COS’È LA DISFUNZIONE ERETTILE?

La disfunzione erettile (DE) viene definita come la persistente incapacità di ottenere o mantenere un’erezione adeguata al fine di svolgere una soddisfacente performance sessuale.

Al contrario, il caso in cui il disturbo si presenti in modo episodico (gergalmente appellato come défaillance) correlato unicamente a circostanze situazionali quali, ad esempio, momenti di stress, stanchezza e alterazioni del ciclo sonno-veglia, non impone un approfondimento diagnostico strumentale.

Tornando alla disfunzione erettile che si presenta in modo persistente e non situazionale, la percezione del mancato raggiungimento di performance sessuali soddisfacenti determina necessariamente importanti ripercussioni sulla sfera emotiva del paziente, intaccando la qualità di vita personale e relazionale.

Il raggiungimento dell’orgasmo e dell’eiaculazione possono comunque verificarsi sia nei casi di deficit erettile all’ottenimento (il pene non diventa mai completamente rigido) che al mantenimento (il pene perde la sua rigidità durante l’atto sessuale), ma in entrambe le condizioni il paziente lamenterà il mancato raggiungimento della soddisfazione sessuale. La disfunzione erettile non è una malattia, bensì un SINTOMO associato a fattori di rischio non modificabili e modificabili.

Tra questi troviamo:

  • Invecchiamento;
  • stili di vita dannosi (fumo, sedentarietà, obesità);
  • patologie metaboliche (diabete, ipercolesterolemia);
  • patologie cardiovascolari (ipertensione, arteriosclerosi);
  • patologie neurologiche (demielinizzanti, neurodegenerative);
  • fattori psicologici;
  • alterazioni ormonali;
  • alterazioni anatomiche del tratto urogenitale (conseguenti o meno a interventi chirurgici o traumi);
  • terapie croniche (farmaci antipertensivi, antidepressivi, antipsicotici e antiandrogeni).

Molto spesso, comunque, i fattori di rischio sono molteplici e per ciascun paziente è necessaria un’accurata valutazione per intraprendere interventi correttivi e terapeutici rivolti ai fattori modificabili.

ATTENZIONE

La disfunzione erettile non rappresenta “soltanto” un problema del benessere psicosessuale dell’individuo e della coppia, quanto un potenziale SEGNALE DI ALLARME PER MALATTIE CARDIOVASCOLARI.

È stato infatti dimostrato da numerosi studi che la disfunzione erettile aumenta il rischio di infarto, ictus e malattie vascolari periferiche con aumento della possibilità di mortalità su base cardiovascolare.

Questo perché i vasi penieni sono molto più piccoli dei vasi del cuore e del cervello, pertanto, qualora si instaurino patologie che danneggiano i vasi dell’organismo, quelli di minor diametro risentiranno dei danni molto più precocemente rispetto a quelli di calibro maggiore.

La DE rappresenta dunque un’importante spia d’allarme di altre malattie e risulta fondamentale una valutazione specialistica.

DIAGNOSI

Il primo step per la diagnosi di DE è rappresentato dalla visita medica con lo/la specialista urologo/a andrologo/a (anche in presenza della/del partner qualora disponibile), dalla prescrizione di esami di laboratorio (ormoni e profilo metabolico) e dalla somministrazione di specifici questionari validati (ad esempio l’IIEF-5)

A seconda dei fattori di rischio individuali, potrebbero essere necessari ulteriori test diagnostici (quali ad esempio l’ecografia peniena basale o dinamica in seguito a iniezione di farmaci in grado di indurre l’erezione oppure il monitoraggio delle erezioni notturne tramite apposito dispositivo) e/o la valutazione da parte dello/a psicosessuologo/a.
TERAPIA

a terapia della DE è in funzione delle cause individuate durante il percorso diagnostico ed è ponderata anche in base alle aspettative del paziente. Qualora vi fossero dei fattori di rischio modificabili, in prima istanza è sempre necessario impostare gli adeguati interventi correttivi. Successivamente, le possibili opzioni terapeutiche sono molteplici, spesso associabili, da selezionare in relazione alle cause determinanti la DE e sono suddivisibili in:

  • TERAPIE FARMACOLOGICHE di molecole in grado di indurre l’erezione, assunti per via orale, topica (gel da applicare all’interno dell’uretra) o tramite iniezioni direttamente sull’asta peniena.
  • TERAPIE ORMONALI qualora gli esami di laboratorio evidenzino dei deficit ormonali.
  • TERAPIE FISICHE quali il vacuum device (dispositivo meccanico che sfrutta il vuoto generato da una pompa aspirante per indurre un’erezione peniena) o il trattamento con onde d’urto a bassa intensità (queste ultime solo per le DE su base vasculogenica non grave).
  • TRATTAMENTI RIGENERATIVI mediante fattori di crescita ricavati dalla componente piastrinica del sangue del paziente e risomministrati a livello penieno mediante iniezione con ago sottile (hanno la funzione di innescare reazioni cellulari volte alla rigenerazione tissutale)
  • IMPIANTO CHIRURGICO DI PROTESI PENIENA indicato nei casi di DE grave in cui tutti gli altri trattamenti non siano risolutivi o qualora vi fosse l’esplicita preferenza da parte del paziente o per rifiuto delle altre opzioni terapeutiche
Nei video allegati vengono riportate ulteriori nozioni relative a diagnosi e trattamento della disfunzione erettile (anche nota come impotenza).
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